giovedì 8 maggio 2014

Recensione di "Pietra è il mio nome" - Lorenzo Beccati

Cari visitatori della Tana,
la Primavera sembra finalmente arrivata davvero, la giornata qui in Terra Sicula è splendida e avrei davvero voglia di uscire e andare al mare piuttosto che starmene a studiare.
Per distrarmi un po' oggi ho deciso di recensire un altro libro che ho letto durante la mia lunga settimana di assenza dal blog. Si tratta di Pietra è il mio nome di Lorenzo Beccati.
Quest'anno mi ero riproposta di leggere più libri di autori italiani, e leggendo la trama di questo mi sono incuriosita molto, così ho deciso di prenderlo.


Il romanzo è uscito per Nord lo scorso Gennaio e conta 320 pagine. Il prezzo è di € 14,90 per il cartaceo e di € 4,99 per l'ebook.


TRAMA
Genova, 1601. La chiamano la Tunisina. La disprezzano. La temono. Ma è a lei che i genovesi si rivolgono se hanno bisogno d’aiuto. Perché quella donna sfuggente è una rabdomante: sa ritrovare gioielli rubati, persone scomparse; riesce a smascherare ladri, truffatori e assassini. Tutti credono sia la custode di un potere arcano; in realtà, il potere di Pietra sta nella sua mente acuta e nella dolorosa consapevolezza che il mondo degli uomini non ammetterebbe mai di essere inferiore a una semplice donna.

Questa volta, però, l’incarico che attende Pietra è diverso da qualsiasi altro. Mentre Genova è in preda alla frenesia del carnevale, viene ritrovato il cadavere di una giovane, massacrata a morte e, lì accanto, c’è una bacchetta da rabdomante che sembra indicare Pietra come autrice del delitto. Per dimostrare la propria innocenza, Pietra inizia quindi a indagare e, ben presto, si rende conto che quell’omicidio sta riportando in superficie antichi e terribili rancori. Adesso per Pietra è giunto il tempo di affrontarli, di risalire alla sorgente nascosta del male. Prima che l’assassino torni a colpire. Prima che l’assassino torni per lei…



LA MIA OPINIONE

Su questo libro ho letto le critiche più diverse: c'è chi lo considera magnifico, c'è invece chi dice che sia addirittura scritto male.
In realtà, come sempre, io credo che la verità stia nel mezzo.
La storia che Beccati ci racconta è quella di Pietra, una donna che sembra forte e indistruttibile come il suo nome. La chiamano Tunisina perché da bambina ha vissuto in nord Africa con i suoi genitori adottivi, dopo aver trascorso un'infanzia non semplice in un orfanotrofio a Genova.
E stato proprio nell'orfanotrofio in cui era ospitata che Pietra ha finto per la prima volta di essere una rabdomante, trovando l'acqua in un periodo di estrema siccità. In realtà Pietra non ha alcuna affinità con la rabdomanzia, ma è solo una persona molto arguta, un'osservatrice eccezionale. Ma per una donna del suo tempo forse è meglio nascondere tale intelligenza e tali doti dietro ad una forcella.
E' così che Pietra si guadagna da vivere, ritrovando oggetti e persone, riuscendo ad indirizzare le autorità verso le persone giuste quando si tratta di catturare assassini o ladri.
Ma un giorno alla sua porta si presenta il Bargello, capo delle guardie a Genova, che la porta con sé per farle riconoscere un cadavere, il cadavere di una donna brutalmente uccisa addosso alla quale è stata ritrovata una forcella da rabdomante.
Una volta escluso che Pietra possa aver ucciso la donna, la protagonista del romanzo volente o nolente si ritrova comunque coinvolta nelle indagini, mentre altre due donne vengono uccise.
E' allora che Pietra capisce quale sia il legame tra le vittime, un filo sottile che unisce sei donne. E una di quelle donne è proprio lei.
Bisogna fermare un crudele assassino che si nasconde tra i vicoli di Genova, e questo compito può essere assolto solo da Pietra.

Secondo me questo romanzo ha sicuramente tre punti forti: la trama molto accattivante, la protagonista, che è molto ben caratterizzata e infine l'ambientazione, che è gestita molto bene.
Per quanto riguarda il primo punto, beh, sapete che non c'è mistero al quale io sappia resistere, quindi non appena ho letto la trama non ho potuto fare a meno di prendere questo libro, e leggendolo sono rimasta ancorata alle pagine, tanto da terminarlo in due giorni perché non vedevo l'ora di scoprire chi fosse il colpevole. 
Si intrecciano mistero e azione, mentre la trama si sviluppa su più piani, seguendo sia l'indagine di Petra che la storia della sua infanzia in alcuni flashback e infine quella, sempre nel presente, di Marcus, un misterioso personaggio che lavora su una nave diretta proprio a Genova.
Sul secondo punto, posso dire che Pietra è una protagonista ben caratterizzata, una donna molto attuale rispetto al periodo in cui vive: è forte, indipendente, testarda, ma è anche furba. Sa di sembrare piccola e ingenua agli occhi di chi la guarda e proprio per questo quando è necessario sfodera il suo sguardo smarrito per sembrare indifesa, un trucco semplice ma molto spesso efficace.
Inoltre Pietra è una donna che non si ferma davanti a nulla: sa che ha una missione da compiere ed è pronta a mettere in gioco la sua stessa vita pur di scoprire la verità sugli omicidi.
Infine c'è l'ambientazione. Genova è misteriosa e oscura, i suoi vicoli sembrano pericolosi. La città sembra muoversi intorno a questa storia.

E' innegabile però che questo romanzo abbia anche qualche punto debole.
Si legge sicuramente tutto d'un fiato, ma certe volte la lettura scorre anche fin troppo velocemente, tanto che sembra di leggere una sceneggiatura, date le frasi brevi, il che non sorprende di certo dato che l'autore del romanzo è anche un autore per la TV.
Inoltre ho trovato che ci siano molte domande che non hanno avuto risposta, ma anche 
alcuni spunti che potevano essere sviluppati meglio ma che invece non hanno trovato spazio.

Pietra è il mio nome è sicuramente un romanzo accattivante e piacevole da leggere, ma credo che gli manchi qualcosa, quel qualcosa che avrebbe potuto renderlo davvero un bellissimo romanzo.



Il mio voto per questo romanzo è tre riccetti e mezzo!


Colgo inoltre l'occasione per ringraziarvi, dato che il blog ha raggiunto i 350 followers!
Davvero, non so esprimere a parole la mia felicità.
Grazie, grazie dal profondo del mio cuoricino di blogger.
In fondo, senza di voi che mi seguite, questo blog non avrebbe senso!
Presto organizzerò qualcosina per festeggiare, quindi stay tuned!

3 commenti:

  1. Complimenti per questo traguardo!
    350 sono tanti!! Complimenti
    P.S: Se ti va partecipa al mio GIVEAWAY per vincere una copia dell'antologia "Diari dal sottosuolo"

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  2. Questo libro l'ho sempre un po' snobbato: l'ho visto parecchie volte in libreria ma non l'ho mai considerato, ma la tua recensione mi ha davvero incuriosita! :) Mi sa che cercherò di procurarmelo :)
    E augurissimi per il bel traguardo! ^_^

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  3. Mi sembra molto accattivante... magari è merito della tua recensione che, pur esponendo chiaramente i difetti, è tanto equilibrata da mettere curiosità =)

    p.s. Complimenti per il traguardo ^^

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